L’obiettivo è quello di sostenere i lavoratori in questo periodo di inflazione e caro-prezzi.
Nel contesto del welfare aziendale, i fringe benefit rappresentano una forma di retribuzione non monetaria fornita al dipendente. In alcuni casi, il datore di lavoro è tenuto a erogare il bonus welfare in base a disposizioni contrattuali, come nel caso dei metalmeccanici, mentre in tutti gli altri casi l’erogazione avviene su base volontaria.
Entro i limiti delle soglie stabilite, i fringe benefit non concorrono alla base imponibile previdenziale.
Inoltre, l’azienda può dedurre totalmente dall’imponibile del reddito d’impresa tutti i costi dei beni e servizi offerti ai propri dipendenti, purché rientrino nel perimetro del welfare aziendale.
Sempre più datori di lavoro, inclusi quelli delle piccole e medie imprese, scelgono di erogare i fringe benefit, riconoscendone il valore come misura di supporto per i dipendenti. Questa tendenza è particolarmente evidente in periodi storici difficili, caratterizzati da un aumento generalizzato dei prezzi e dall’inflazione.